Delizie Proibite, Parte 5

[ Mg(10)g(9), fath, dau, inc, 1st, pedo ]

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Published: 18-Apr-2013

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This work is Copyrighted to the author. All people and events in this story are entirely fictitious.

Il fatto di avere comprato il silenzio di mia moglie ricattandola, mi aveva chiarito anche l'asprezza del mio carattere e, questo fatto, mi sorpreso non poco. Ho un animo particolare, riuscivo ad intenerirmi davanti ad una storia pietosa e, al contempo, infierire selvaggiamente sui corpicini delle mie bambine.

Al solo ricordo di come e con che durezza avevo scopato la fica della mia Bettina mi metteva sgomento, ma tant'è; La lussuriosa libidine che mi prendeva quando mi sentivo tra le mani le fresche carni delle mie piccole la parte buona di me veniva facilmente annullata e, incurante dei suoi 10 anni, la scopavo con tale forza che avrei allarmato anche una donna adulta.

Questo mio agire non mutò mai; Mia figlia, la più grandicella, aveva un forte carattere e nonostante le mie forzature si rifiutò sempre di succhiarmelo, ma Lucia, forse per voler dimostrarsi più matura o meglio per la sua indole porcellina, un pomeriggio che restammo soli io e lei, e dopo aver goduto sotto la mia lingua, per una ennesima leccata che le feci, mi fa.

- Papà...hai fatto la doccia vero ?

- Certo, sì poco fa...perché ?

- Volevo provare... a baciare il tuo pene...

- Ma tesoro mio - risposi felicemente sorpreso e con gli occhi lucidi dalla gioia- sì, sì...oh amore mio sì...

Me la strinsi forte al petto inondandole il visetto di baci colmi di gratitudine; Stringevo con amore la sua testolina quasi volessi fermarvi dentro quella stupenda decisione. Lucia era ancora vestita tranne le mutandine che le avevo tolte per leccarle la fichetta.

La magliettina bianca mostrava i monticelli delle piccole tette in erba, e pur bramoso di lasciarmi pompare l'uccello, indugiai nel frullarle i piccoli capezzoli al nudo; Li stringevo fra pollice e indice, poi dopo un lungo e fantastico bacio e aver gustato la sua saliva frullata dalla sua linguetta, le dissi quasi in un sussurro:

- Su...Lucy dai...- la spronai e fattala scendere dalla scrivania la posi sul pavimento; In un baleno mi tolsi i jeans e li misi a terra, la feci inginocchiare sopra mentre le sedevo davanti.

Mia figlia, 9 anni, appoggiando le manine sulle mie cosce, fissava il mio sesso durissimo; Aveva il mio cazzo duro che le svettava davanti agli occhi; Lo fissava quasi ipnotizzata. Vidi che si leccò un paio di volte le labbra, poi allungò la sua vellutata manina prendendolo delicatamente; Alzò gli occhi su di me. Le sorrisi dandole un cenno d'incoraggiamento, lei avvicinò il visetto, aprì la boccuccia deponendo un timido bacetto sul glande.

Che tocco fu quello, mi parve di svenire dal piacere; Mia figlia mi stava portando dritto dritto in Paradiso, le sue vergini labbra avevano baciato la mia cappella; La boccuccia di una bambina di 9 anni stava per prendere dentro di lei la cappella del suo babbo; Attimi memorabili.

Il piacere psichico che mi dava la mia piccola era indescrivibile, quando poi sentii il tepore della sua bocca, mi sentii venir meno; Lucy, dopo averlo tenuto lì al calduccio per alcuni secondi, iniziò a farselo entrare; Fece salire e scendere la sua testolina su e giù e io chiusi gli occhi rapito da tanta libidine.

Con la mano destra mi toccò le palle iniziando ad impastarle, le stringeva delicatamente e con una certa maestria; La cosa mi sorprese tanto che le chiesi con un fil di voce:

- Lucy,come sei brava amore...sei brava davvero sai?...Chi ti ha insegnato?

Lei staccandosi rispose:

- Dopo ti dico papà...- E se lo riprese in bocca; Caspita, era così brava da stupirmi:

- Hai visto qualche filmino porno? - Insistei e lei, tenendosi il cazzo in bocca con un cenno della testa, lo negò.

- Qualche tua amichetta ?...- Chiesi ancora e lei, continuando a rispondere senza lasciare il cazzo, accennò di sì.

La vidi leccare il contorno della cappella con la punta della piccola lingua, ebbi allora il dubbio, il terribile dubbio che lo avesse già fatto a qualcuno altro; Curioso insistei ancora:

- Dimmi gioia...quale tua amica è stata?

- Ketty - rispose laconicamente al che restai stupito, era quella bambina che gironzolava spesso per casa nostra, aveva forse qualche anno in più della mia Lucia; Pensando anche a quella bimba assaporai ancor più le slinguatine della mia piccola.

Un paio di minuti ancora di quelle deliziose e proibite carezze e già sentivo lo sperma risalire dai testicoli e, temendo di venirle in bocca l'avvisai:

- Oh Lucy...Lucy...sto per venire...lo sento...

- Sì, sì papà fallo...fallo in bocca, Ketty dice che è buono - Mi rispose tutta attenta, io allora tenendole ferma la testa, afferrai il mio cazzo e cominciai a menarlo forte forte, era lo sprint finale; Poco dopo in un tripudio di spasimi sborrai una marea di sperma nella bella bocchina della mia bambina di 9 anni.

Lei aveva tenuto in bocca solo la cappella; Le riempii il cavo orale in una fantasmagorica sborrata che resterà impressa nel mio cervello fino alla morte.

- Bevi amore bevi...sì sììììì...- Grugnii gemendo pervaso da brividi elettrizzanti per tutto il corpo; Perdei quasi i sensi dal grande e piacere.

Poi tenendole sempre bloccata la testa con la mia sinistra, con l'altra mi feci uscire le ultime gocce strizzandomi il cazzo come fa il contadino nel mungere le vacche per il latte; Il mio latte bianco e denso aveva riempita la bocca della mia piccina che mi stupì con quale abilità se lo aveva ingoiato tutto.

Come farebbe un sommelier nel degustare il vino, la mia Lucy era tutta tesa a valutare il mio nettare.

Quel pomeriggio si concluse con un mare di coccole durante le quali la mia piccolina mi raccontò quanta porcellina era la suo amichetta Ketty che le aveva così ben descritto l'arte del pompino che lei al suo esordio, si era meritato il mio plauso più sincero.

Il più grande piacere che ricevevo dalle mie figliole era in quella mezzora che dopo essermi sfogato sessualmente con un paio di sborrate, mi tenevo stretti i loro freschi corpicini, nello far scorrere le mie mani sulle loro coscette, sui culetti, sulle piccole tette senza parlare poi dei lunghi e interminabili baci; Come descrivere l'emozione sempre nuova nel baciare le bocche di due bambine di 9 e 10 anni, infilare la lingua nelle loro piccole bocche, schermare con le loro linguette; E' impossibile mettere in parole quelle sensazioni.

Questi nostri lussuriosi e incestuosi amori durarono per oltre tre anni poi, come tutte le cose belle finirono. Fui colto da una grave forma di paresi che mi bloccò metà corpo diventando una larva umana.

Ora vivo di ricordi; Spesso le mie bambine mi guardano con quei loro bellissimi occhi che però ora mi fanno tanto male perché leggo in loro la loro commiserazione. Ovviamente mia moglie pur avendo il gravoso onere di accudirmi, la vedo più serena, di certo è contenta d'essere uscita da una situazione per lei disastrosa; Capisco che ora non deve mandar giù certi bocconi amari.

Ora attendo solo la morte, ma l'attendo col cuore ridente perché in fondo, ho ottenuto dalla vita quello che avevo sempre sognato. Non ho alcun rimorso, anzi; Rivivo col cuore e col cervello quei momenti meravigliosi da quando avevo cominciato a godermi il corpicino della mia Bettina a quando ruppi il sederino alla piccola Lucia.

Sì,sì oggi, lì seduto sulla mia speciale poltrona, rivivo quelle emozionanti sensazioni; Quando misi alla pecorina la mia Lucia e che dopo averle fatto scorrere il glande sulla scivolosa fichettina glielo puntai sul buchino del culetto entrando con tutti i miei 21 centimetri; Rivivo l'ebbrezza provata nel sentirmi accarezzare la pancia dalle fresche e sode chiappette, chiappette di mia figlia, bambina di soli 9 anni.

Quanti e quali giochi ho fatto assieme alle mie bambine; Più volte le feci mettere in ginocchiate tutte e due sul bordo del letto e io, in un gioco tanto perverso quanto divertente, passavo il mio cazzo dalla fica di una a quella dell'altra, dal culetto di Lucia alla fica di Bettina e viceversa.

Chiuderò la mia vita con un solo rammarico e cioè: La mia Elisabetta non ha mai voluto accontentarmi e farmi un pompino; Mai.-

THE END

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