Delizie Proibite, Parte 4

[ Mg(10)g(9), inc, fath, dau, cons, 1st, fant ]

email

Published: 8-Apr-2013

Word Count:

show Author's Profile

show Story Summary
Disclaimer
This work is Copyrighted to the author. All people and events in this story are entirely fictitious.

Chissà quanti e quali pensieri le saranno frullato nella testa per tutta la notte alla mia piccola Lucia, dico questo perché il mattino successivo, mentre si faceva colazione, vedevo nei suoi maliziosi occhi tutta la curiosa voglia di provare anche lei quei giochini proibiti.

Il momento venne lo stesso pomeriggio; Io, dopo aver fumato frettolosamente la rituale sigaretta del dopo pranzo, mi recai nel mio studio; Sapevo che le mie bambine mi avrebbero raggiunto, ma non pensavo così presto; Infatti mi ero appena seduto nella mia poltrona che me le vidi correre incontro.

Confesso che nello stesso istante che le vidi entrare, il cazzo mi si mosse nei calzoni; Lui sapeva che quelle due ninfette lo cercavano. Saltellando allegramente come una gazzella, la mia piccola Lucia quasi fosse in gara con la sorella, mi venne addosso gettandomi al collo le sue belle braccine nude e cingendomi forte a lei.

Restai immobile come una statua mentre lei mi tempestava il viso e la bocca con una miriade di bacetti; Rimasi fermo per alcuni secondi, poi la cinsi agli esili fianchi; Quale immensa eccitazione mi dava il suo corpicino nel tenerlo avvinto a me; La sua fresca bocchina si soffermò sulle mie labbra; Oh, che gioia immensa; Aprii le labbra per ricevere la sua linguetta di 9 anni.

Lucia premeva con forza la sua lingua su di me che con bramosia io aspiravo e, solo quando mi sentii sussurrare all'orecchio:

-Papà siamo qui...siamo qui...- solo allora mi accorsi di essere il bersaglio anche della più grandicella.

Che meraviglioso momento stavo vivendo, venivo adorato da due bambine, le mie figlie di 9 e 10 anni, le mie creature, carne della mia carne; Bambine porcelline come il loro babbo e, come lui, vogliose di sesso.

Tenevo gli occhi chiusi godendo quell'assalto gioioso mentre le mie mani correvano sulle loro coscette; Che bello accarezzare la loro immacolata pelle; La mia destra era già arrivata alle mutandine della mia piccola Lucia e fu mentre mi beavo di quella polposa carne che, socchiudendo gli occhi vidi mia moglie che discretamente richiudeva la porta ritirandosi.

Non fu difficile capire tutto quel fervore che pervadeva la mia Lucy; Lei certamente avrà rimuginato nel suo cervello la promessa che le avevo fatto; Dicerto non vedeva l'ora di sentire la lingua del suo papà leccarle la fica.

Io, nel timore di indisporre Elisabetta, elargivo carezze anche a lei; Non è certo facile destreggiarsi fra due femminucce; Ah come vorrei essere come la Dea Kalì, la Dea indiana, ed avere sei braccia come lei per palparmi tutta quella grazia di Dio...ovviamente avrei avuto bisogno anche di un paio di cazzi ma, ripensandoci, è meglio l'abbondanza che la carestia.

La piccola Lucia si era messo a cavallo della mia coscia destra permettendomi di palpare le sue piccole chiappe a piene mani; Dieci minuti di queste celestiali coccole mentre il mio sesso premeva impazzito nei miei pantaloni.

- Aspetta tesoro - dissi alla piccola Lucy disarcionandola dalla mia coscia - ...aspetta che togliamo queste belle mutandine - Stavo per farlo lei, più svelta di me, in un lampo tirò su la gonnellina e se le calò giù sbrogliandole anche dalle caviglie; Mio Dio, la mia bambina di 9 anni si denuda per me, per il suo papà e, mi mostra la sua piccola e vergine fica.

Non sapevo da dove cominciare perché quasi contemporaneamente anche Bettina si era sfilata le mutandine.

- Bettina - dissi - la tua sorellina vuole provare ad essere leccata...dai, non arrabbiarti...lo faccio prima a lei, ma poi lo faccio anche a te...ok? -

- Ok - rispose sommessamente lei; In un attimo con un rapido gesto sgombrai la scrivania, pigliai da sotto le ascelle la piccola Lucia sollevandola e mettendola a sederci sopra; Ora avevo davanti agli occhi il Paradiso dell'uomo; La corta sottana mi lasciava vedere la piccola fessura della sua fica di 9 anni senza peli; Una visione mozzafiato che centuplicava il suo valore nel sapere che quella bambina attendeva la mia lingua, la lingua del suo papà.

Tremando, le spinsi in alto la gonna, lei si era posta indietro sostenendosi sui gomiti; Spinsi ancora più in alto la gonna mettendo a nudo l'occhietto del suo piccolo ombelico. La piccola porcellina allargò da sola le gambine attendendo la mia bocca; Tenni per alcuni secondi gli occhi chiusi davanti a tanto bagliore, poi cominciai col baciare l'interno delle snelle coscette partendo dalle ginocchia; Baciai e leccai quella pelle di seta passando da una coscia all'altra e risalendo sempre più verso la piccola fica senza peli; L'effluvio di aromi profumati riempì il mio animo.

L'stante in cui toccai con le labbra la tenera carne delle sue labbra vaginali, rimarrà indelebile nel mio cervello e nel mio cuore; Vi deposi un leggero bacio con religiosa passione, bacio leggero come il tocco d'ali di una farfalla, poi tastai con la punta della lingua l'umido della stretta fessura, era dolcissimo; Lambii tutto attorno con baci e leccatine tenendo d'occhio il piccolo clitoride che occhieggiava invitante; Le diedi una leggera leccatina, il corpicino diede un guizzo chiudendo le cosce e imprigionandomi la testa.

Mi avvidi allora che Lucia d'istinto, mi aveva messo le gambette sulle spalle e, quando le sfiorai il clitoride, le strinse con forza; Non appena allentò la presa, cominciai a lappare partendo da sotto, davo due o tre lappate alla fessura e, alla terza le dardeggiavo la piccola nocciolina della clitoride facendola vibrare come un'anguilla.

- Oh...oh papà...papà...- riuscii a sentire nonostante mi tenesse le orecchie otturate con le sue coscette; Gemeva la mia bambina nel godersi la lingua del suo papà che le leccava la piccola fica.

Aveva saputo dalla sorella solo pochi giorni prima che i maschi amano leccare le loro fiche e, mi disse poi, che ci aveva fantasticato sopra toccandosi spesso; Leccai e leccai, poi dovetti bloccare con forza il suo serpeggiare spinta da un grandioso orgasmo; Fu un po' difficile tenerla ferma, volevo poter leccare e bere il suo miele che stupendomi, sgorgava copioso dal suo roseo buchetto.

Lucy, vinta dal piacere si era lasciata andare coricandosi sulla scrivania, io invece continuai a baciare e a leccare la sua tenera carne; Cinque minuti di sublimi piaceri poi, tenendo la bocca bloccata sulla calda fica di 9 anni, inviai una mano al petto; Non c'erano tette, ma fu ugualmente eccitante vellicare le puntine dei capezzoli e sentirli indurire; Ci giocai per alcuni minuti.

Sempre tenendo la bocca pressata sulla vergine fichetta, di Lucia, inviai uno sguardo all'altra mia figlia; Bettina stava in fianco a me, in piedi e si stava grattando la passerina con una mano sotto la gonna; Mi spiaceva vederla così, dovrei esserci a trastullare la mia bimba ma, purtroppo non ho la facoltà dello sdoppiamento.

Anche il mio cazzo dava segni di impazienza così, alzatomi in piedi e slacciata la cintura dei pantaloni, impugnai il cazzo improntandolo sulla passerina della mia Lucy; Che spettacolo di figlia che avevo lei, per godersi meglio le carezze della mia cappella, con tutte e due le manine, si teneva aperte le gonfie labbra della fica; Non mi ci volle molto a venire, soprattutto dopo averla vista così porcellina; Dopo una ventina di su e giù, mi finii con una veloce menata sborrandole addosso; Qualche schizzo le impiastricciò la pancina, ma il grosso dello sperma le aveva glassato tutta la vagina e ovviamente le mani.

Mentre mi si rammolliva continuai ad annegare la cappella nella pozza di sperma e, quando stavo per togliermi, vidi che lei aveva iniziato a sollecitare il suo clitoridino, allora, seppur molliccio lo tenni lì appoggiato sulla rosea fica vergine di 9 anni senza peli; Le frullai i capezzolini e, poco dopo venne ancora.

- Ti è piaciuto amore? - Con un fil di voce.

- Oh...sì...sì... - Sospirò gemendo.

Rivolsi poi l'attenzione alla più grandicella che continuava ad agitare la mano sotto la sua gonna; Le bloccai la mano.

- No tesoro mio...no, vieni...siediti qui anche tu...- dissi facendole posto vicino alla sua sorellina.

Dio mio, Bettina tirò su la sottana velocemente offrendomi in un piatto d'argento la sua giovane fica; Tuffai subito il viso fra le sue perfette coscette e, dopo poche leccatine al loro interno, le raggiunsi la rugiadosa vulva; Alla prima lappata la mia lingua raccolse una marea di miele, credo infatti che Elisabetta abbia già avuto un orgasmo; La ripulii per bene spingendo la punta della lingua quasi a lambire il buchetto del culo.

Ero tutto teso nel più bel lavoro della mia vita e stavo deliziandomi nel suggere il piccolo clitoride di 10 anni, quando udii un rumore strano; Ebbi la sensazione di essere spiato da mia moglie; Me ne fregai altamente e, continuai a suggere il scivoloso gioiello della mia bambina, continuai con più fervore a leccarmi quella carne proibita.

Poco dopo la mia Bettina premiò la mia lingua innaffiandola con la sua deliziosa linfa; Nel frattempo il mio uccello aveva ripreso vigore, era tornato pronto per la sua battaglia; Mi alzai ripetendo sulla sua fica il su e giù fatto poco prima sulla vulva della sorellina solo, che per lei il glande le cercò il buco.

Non era sfuggito nulla alla più piccina, e sotto i suoi occhi, spinsi entrando con la testa nello stretto passaggio vaginale; spinsi ancora, il condotto mi calzava come un guanto; Ero in Paradiso, ero dentro la fica di mia figlia, una fica di soli 10 anni; Affondavo in lei incollando i miei peli al suo calvo pube; Acuivo il piacere roteando il bacino sul pronunciato tumulo pubico, poi mi ritraevo quasi a far uscire la cappella rientrando con un poderoso colpo di reni schiacciando il glande sulla preziosa cervice della mia bambina.

Lucia, che si era sollevata sui gomiti, aveva gli occhi sbarrati nel vedere il cazzo del suo papà, un cazzo adulto che sprofondava nella fica della sorella; Sono certo che porcellina come era, pensava al momento di prenderselo in corpo anche lei; La guardai divertito ripromettendomi che ben presto glielo avrei fatto assaggiare.

Intanto galoppavo felice sulla mia giovane puledra; Per oltre 15 minuti mi godetti quella scopata impareggiabile perché avendo goduto da poco, potei godermi più a lungo il corpicino proibito della mia bambina decenne; Venni dopo aver accelerato al massimo il dentro e fuori; Mi ero attanagliato al piccolo corpo e, ruggendo come un leone, mi scaricai dentro allagandole l'utero.

Fu una delle mie più soddisfacenti scopate tanto che, solo dopo aver svuotato i coglioni, registrai i gemiti della mia bambina, gemiti che esternavano il suo piacere misto a qualche sopportabile dolorino.

Anche quella sera a letto dovetti scopare mia moglie, confessò d'averci spiato e, anche se lei non lo disse, sono certo che si era eccitata e, che forse, si era fatto un ditalino.-

C o n t i n u a

R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s - R e v i e w s

Anonymous

brutto e scritto peggio!

Elio

Bella storia anche in italiano poi..

The reviewing period for this story has ended.