email
Published: 20-May-2013
Word Count:
Il calore dell'abbraccio del suo papà le riscalda il cuore, Lisa se lo tiene stretto il suo papà e, pur di farlo felice le suggerisce, se vuole, di prendersi anche un'altra donna; La piccola Lisa non lo vuole vedere triste. Mentre si rannicchia tra le sue braccia, se lo immagina lui la mamma e un'altra donna o un altro uomo. Lui la culla e pare quasi voglia cullare quei pensieri.
A poco a poco viene presa dal sonno; E' stanca la piccola, lui se la guarda con gli occhi adoranti, dolcemente la corica lì vicino a lui tenendole una mano sui stretti fianchi e, poco dopo si appisola anche lui.
Lisa quel giorno, saltella felice come non mai, tra i fornelli, si era spremuto il cervello per fargli trovare in tavola il suo piatto preferito.
- Oh risotto ai funghi...grazie gioia grazie...- la complimentò così mentre si sfilava la giacca. Il bacio affettuoso che le dette mutò ben presto in un bacio ben più profondo; Lisetta s'era alzata sulle punte dei piedi per raggiungere la bocca del suo papà; Lisa le arrivava appena appena sotto il mento tanto che lui dovette curvarsi per quel bacio d'amore.
E' sempre stata pronta nel servire a tavola il suo papà, ma quel giorno era molto di più solerte del solito, le ha versato addirittura il vino sul bicchiere appena vuotato, cosa che non aveva mai fatto; Era felice la figlioletta, sentiva dentro di sé una musichetta che la spronava a fare e a strafare tutto per il suo caro papà.
Nella mattinata aveva pensato a lungo su zia Adele " Ah come sarebbe bello se l'aiutasse a far felice il suo babbo " Era stata tentata di chiamarla di parlarle e, più volte buttò l'occhio in cortile cercando di vederla; Era uscita zia Adele e la vide poi rientrare a casa proprio mentre stava rincasando il suo papà.
Mangiava il papà sotto gli occhi gioiosi della sua creatura e, quando i loro occhi si incontravano si lanciavano espliciti messaggi d'amore; Lui non riusciva a capacitarsi d'aver goduto il fresco corpicino della sua bambina; Mille immagini le passavano davanti agli occhi, mai avrebbe pensato che un giorno quel piccolo frugoletto che le cresceva sotto gli occhi sarebbe diventato il centro dei suoi atti più libidinosi.
Solo ora si era accorto che la sua creatura era diventata una donnina, solo ora dava un valore sessuale a quel perfetto corpicino. Lisetta, la sua bambina di soli 11 anni si stava formando, il culetto sporgente dava ai fianchi l'emblematica forma del violino.
Quel giorno l'uomo con quei pensieri per la testa finì il suo piatto preferito senza accorgersi; Ormai era tutto preso dalla sua bimba; Nei suoi calzoni qualcosa s'era mosso.
Il pomeriggio, mentre il padre è al lavoro, Lisa riceve la visita di zia Adele, visita anomala che pare quasi sia mossa dal destino.
- Ciao zia...-
- Ciao Lisa...hai bisogno di qualche cosa ? - chiede premurosa come sempre.
- No zia...anzi sì...ho voglia di parlare con qualcuno...-
- Beh...non parli col tuo papà ?
- Sì...parliamo ma, sta tanto poco a casa...-
- Ma dai...cosa dici, ma se è tutto casa e lavoro...-
- E no...va spesso al bar...- Risponde Lisa pur sapendo che ultimamente lui predilige di starsene a casa con lei.
- Potrebbe avere qualche donna...- Suggerisce Adele ignorando la verità.
- Ah, non credo sai zia...anzi è sempre triste...gli ci vorrebbe sì una compagna...- Poi seguendo un suo improvviso pensiero, le propone - zia...
tu che sei sola, mio papà anche...perché non...-
- Lisa cosa stai dicendo...lui mi considera un'amica, una vicina...-
- Ti piacerebbe ? Dico come uomo...ti piacerebbe ? -
- Sì...anche, ma poi io piacerò a lui ? -
- Zia...- saltò Lisa abbracciandola - ...vuoi che provi io a parlargli ? Sono convinta che le piaci...eccome...- e presa dall'entusiasmo le scoccò un bacio sulle labbra; La donna ne restò piacevolmente sorpresa da quel bacetto, tanto che istintivamente le bloccò il visetto con ambo le mani e scoccandole lei un secondo bacio sostando sensualmente sulle carnose labbra della bambina.
Lisa era così felice che quasi stava per aprire la bocca e infilare la sua linguetta nella bocca della zia; Riuscì a stento a frenare il suo impeto, ma sfogò il suo cuoricino dicendole in un sussurro all'orecchio.
- Zia...ti voglio bene sai ? Sì...tanto...-
- Anch'io amore...- rispose la donna stringendo amorevolmente a sé l'esile corpicino della bambina.
Lisa si era molto eccitata dalla situazione, i suoi pensieri volavano, nel suo cervello vedeva il suo papà e la zia Adele abbracciati in strette sensuali e di lussuria; Un noto formicolio cominciò a nascere laggiù fra le sue coscette e, quando strinse le gambe per attenuarlo, la donna s'accorse della mossa allora la riabbracciò incollando la bocca su quella della ragazzina; La tenne lì pressata, fissandola negli occhi, occhi che la piccola poco dopo richiuse in un modo chiaramente sognante.
Fu allora cha Adele sondò con la punta della lingua la dolce boccuccia della piccola, passando e ripassando sulle rosee labbrine; Al terzo passaggio Lisa aprì gli occhioni sognanti e ridenti e, quello fu il segnale di via libera; La donna infilò lentamente la lingua nella boccuccia arrendevole e la piccola, col cuore alle stelle, andò incontro a quella calda ospite.
Cinque lunghi e brevi minuti durò quel bacio dal chiaro sapore lesbico accompagnato da una sinfonia di gemiti e tremori, poi, quasi vergognose di guardarsi negli occhi, le due femmine si tennero guancia a guancia.
- Oddio Lisa...come mi hai fatto fare...mamma mia non...-
- Oh, sì zia...è stato bello...sì mi è piaciuto...-
- Sì...ma non dovevamo...-
- Sì lo so anch'io...ma è stato bello, bellissimo...è piaciuto anche a te vero zia ? -
- Beh...sì...- al che Lisa si riattaccò alla bocca della donna che accolse felice la linguetta della piccola undicenne.
Lisa trasportata dall'entusiasmo di quei baci e dalla accondiscendenza di Adele, le disse tutta elettrizzata.
- Dai zia, mettiti col mio papà...sposalo dai...sai che bello dopo...sai quanti baci ci possiamo dare...-
- Ma sei matta...se sposassi tuo papà...tu vorresti avermi in casa per potermi baciare ? Sarebbe assurdo non credi ? E poi mi dicesti che avevi il tuo boy-frend no ? -
- Sì è vero ma...- Lisa stava per tradirsi, stava quasi per dirle che il suo boy-frend è il suo babbo e che sarebbe felice di dividerlo con lei.
Fortunatamente si trattenne, zia Adele di certo non avrebbe mai accettato una simile situazione.
- Senti Lisa...- riprese a dire dopo un pò - parlami del tuo ragazzo...ti ha insegnato lui vero a giocare con la lingua...? -
- Beh...sì - rispose pensando al sua bel babbo e ai loro dolci baci.
Lisa insistette ancora invitando la zia a farci un pensiero per il suo papà, poi senza avvenendosene, d'istinto nel pensare al suo papino risente il noto formicolio fra le gambe; Le stringe, parla e stringe le gambine, parla e si da un paio di toccatine per calmare quel piacevole pruritino; La donna vecchia volpe, s'accorse che la piccola è eccitata e mossa da un sentimento misto tra il sensuale e materno, l'abbraccia e alzando una gamba preme la sua coscia sull'inguine della bambina.
La fica della piccina da alcuni giorni è molto sensibile e la pressione che la zia le fa, la fa fremere; Adele osa, fa scendere la mano dalla schiena al culetto; La preme su di sé. La piccina è tutta un fremito, spinge lei stessa il suo bacino sulla coscia della zia e, mentre le loro bocche si riallacciano, Lisa si muove e si rotea lentamente.
La donna viene presa dal vortice libidinoso della nuova situazione; Mille pensieri le turbinano nel cervello, ripensa ad una sua vecchia amica lesbica e ai piaceri che si davano e, ora è qui che bacia questa bambina di 11 anni, questa dolce creatura curiosa di apprendere le cose del sesso.
La donna s'avvede di trovarsi ad un bivio, che da una parte la porterebbe ad un disastro sociale se venisse scoperta, dall'altra vede le gioie che può ricevere da questa donnina in erba; La sua fica sta fremendo, un dolce languore l'invade il cuore e il corpo, infine cede, è troppo eccitante questo corpicino di bambina.
Adele stacca la bocca da quella gemma e mentre nei suoi occhi brilla un bagliore d'amore, porta la mano sul davanti della piccola Lisa, preme dolcemente sull'inguine, proprio lì sopra la piccola fica; Un fremito scuote l'esile corpicino, quel tocco riaccende il fuoco sessuale mai veramente sopito.
- Ti piace Lisa...-
- Mmmmhhhhuuuu...-
Sono lì, sedute sul divano, per la donna quel gemito è un chiaro "sì" e azzarda appoggiandole una mano sul nudo ginocchio, poi fissandola, fa salire la carezza sulla morbida e liscia coscetta; Lisa le imprigiona la mano stringendo le cosce tanto da far bloccare anche il cuore della zia, ma poi allenta la presa e addirittura le allarga di più.
Ora zia Adele sta facendo scorrere le dita sulle mutandine, sulla piccola valletta della piccola vulva, vellica la pelle a destra e a sinistra della calda fessurina; Soffoca con un nuovo bacio i fremiti della bambina; Le gambine allargate agevolano le passeggiate delle sue dita. Ad occhi chiusi la zia si gode quei momenti sublimi e trema forse ancora di più della bambina stessa.
La sente convulsamente sbuffare e godere; Lisa col suo orgasmo ha inzuppato le già umidicce mutandine; Ha bagnato le dita di zia Adele con la sua dolce rugiada; Seppur eccitata anch'essa, la donna riesce a trattenersi e quasi commossa si strinse al petto la fanciulla ancor palpitante dal recente godimento. Se la tiene lì per oltre cinque minuti senza profferir parola cullandola in un ninna nanna prettamente materno.
L'incantesimo viene repentinamente rotto dal rumoroso scatto della porta d'entrata; Lisa scattò subito in piedi e, lasciando Adele in salotto, corse dal suo papà. L'uomo gettò la giacca che aveva in mano su una sedia e abbracciando forte la sua bambina le tappò la bocca con un lungo bacio non dandole così il tempo di avvertirlo che aveva degli ospiti.
La bramosia che il suo papà aveva accumulato durante la giornata fu talmente tanta che appena vide la sua piccolina non pensò ad altro che sa stringersela e a baciarla. - Papà, papà...- riuscì a farfugliare Lisa prima che un secondo bacio le chiudesse la bocca, Lisa, e fu questione di attimi, fu presa dal terrore quando con la bocca bloccata sentì la mano del suo papà che alzata la corta gonnellina si mise a palparle il culetto.
Sulla soglia del soggiorno, Adele vide quel peccaminoso abbraccio e, quando l'uomo s'accorse della donna era ormai troppo tardi; Lei aveva capito tutto. Il colpevole e generale imbarazzo dilagò nei loro cervelli, il più leggero era senza dubbio quello della piccola dovuto essenzialmente alla sua giovane età unita alla sua inesperienza.
Certo che quasi due ore dopo, di profonde spiegazioni, una certa serenità era calata su tutti loro; In effetti ogni uno aveva violato le leggi del vivere sociale; Colui che si sentì più rassicurato fu il padre, perché Adele sentendosi ella stessa in peccato non poté accusare nessuno.
Lisa che in cuor suo felice dalla piega che aveva assunto la situazione quando congedò la zia, le cinse il collo con le sue morbide braccine e, davanti al suo babbo, le baciò la bocca.
La sera dopo Adele fu l'invitata d'eccezione alla cena serale offertale dai vicini. Ormai i loro sentimenti erano palesi a tutti loro e la, sul divano del salotto sbocciò il fiore dell'incesto che fiorì sotto gli occhi della donna; Anche il fiore lesbico sbocciò in quell'atmosfera peccaminosa.
Fu la piccola Lisa che ruppe gli ultimi indugi; Quella sera corse dalle braccia del suo amato papà a quelle di zia Adele, e bisogna dirlo, con la sua avvenente freschezza avvinse gli animi dei due adulti; Innaffiati da generosi bicchieri di vino, i tre finirono a letto la sera stessa ma fu dopo un mese circa e dopo numerosi incontri orgiastici, che l'uomo provò e fece provare quelli intrecci di corpi che costellarono la sua vita coniugale; L'uomo ottenne dalle due femmine la loro totale disponibilità.
Quante volte passava il cazzo dalla stretta fichetta della sua bambina a quella matura della donna; Quante volte il suo uccello passò da una bocca all'altra. Lisa restò affascinata quando vide il cazzone del suo babbo sparire tutto assorbito nel buco del culo di zia Adele e ne fu talmente affascinata che lei stessa lo ospitò più in culo che nella fica.
Andarono avanti per anni affiatati come pochi, Adele non volle sposarlo ma passò definitivamente nella casa dei due, come fosse una moglie solo che distribuiva le sue grazie e le sue capacità amatorie sia al "marito" sia alla " figlioletta " acquisita.
Lascio all'immaginazione del lettore di ciò che poterono fare con i loro caldi sessi; Un uomo sano e robusto di 38 anni, la sua bambina di 11 anni con le tettine fiorenti e una donna di 26 anni sana bella e soprattutto porca...-
Consiglio di spingere la fantasia molto, ma molto avanti...-
F I N E
Pierino
The reviewing period for this story has ended. |