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Published: 1-May-2013
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Lisa passa il giorno come inebriata, a scuola non riesce ad essere attenta come il solito, il ricordo della sera precedente è ancora troppo vivo nel suo cuore.
Alla sera non resiste, deve raccontare tutto alla zia Adele, non tutto ma quasi.
-Sai zia, avevi ragione...mi sono sentita morire dalla gioia quando lui...-
-Te lo ha messo nel pancino ? Ommiodio...-
-No,no zia...in bocca!-
-Ah, meno male...e come è stato...ti ha obbligata con la forza ? -
-No zia...è stato tenero...non so come spiegartelo, mi sentivo...-
-Beh, tesoro, non serve che me lo spieghi, mi basta vederti in viso per sapere come è stato...-
-E mi ha anche baciato...dai zia, lo sai dove ! -
-Oh, Diomio...anche la micetta ti ha baciato ? Mammamia, mi fai sentire vecchia, più vecchia di quel che sono...e ti è piaciuto ? -
-Da morire zia, mi sembrava di volare...avrei voluto che non smettesse mai!-
-Brava tesoro...sono felice per te...segno anche che gli vuoi bene...glielo hai detto ? Gli hai detto che ti piace e che gli vuoi bene ? -
Lisa deve frenarsi, la zia non deve sapere tutto...
-No...non sono riuscita a dire niente...-
-Sbaglio ! E' sbagliato credimi, agli uomini piace sentirselo dire, loro non vogliono solo sfogarsi e liberarsi...di quello che hanno dentro, vogliono qualcosa di più, vogliono anche i tuoi pensieri, vogliono sentirsi amati e desiderati. Anche loro, come noi del resto, vogliono sentirsi vezzeggiati, vogliono avere la convinzione di essere gli unici, si sentono anche loro in cielo sapere che una donna li ama. Se gli vuoi bene , glielo devi dire...altrimenti arriva un'altra più scaltra e te lo porta via...è successo a me cara Lisetta, purtroppo ! -
Le parole e i consigli della zia sono convincenti, Lisa sa che è giunto il momento di dire al babbo che lei non ha mai dormito, che ha sempre saputo quello che succedeva e sa che anche il papà si deve essere accorto di qualche cosa, non può essere così ingenuo da pensare...nessuno può dormire così pesantemente. Si sono nascosti ambedue dietro alla commedia e, per quanto difficile da spiegare, ormai è successo.
Lisa è ancora una bambina, una ragazzina, sta imparando che tra il dire e il fare...
Non trova il coraggio di guardare negli occhi il papà e dirgli tutto quello che ha nel cuore, e lui è diventato più taciturno del solito.
Al mattino lui l'accarezza teneramente, le sussurra che lei è il suo tesaro e se ne va a testa bassa, e alla sera se ne sta inchiodato davanti alla televisione sorridendo mestamente alle moine di Lisa.
Lisa ha deciso, invece di andare dalla zia Adele come aveva promesso, se ne torna a casa per risolvere la situazione.
Solo la luce del salotto è accesa, lei pensa che il padre si sia addormentato davanti alla televisione, la voce femminile che sente è certamente un film.
Entra silenziosa per non svegliarlo...si affaccia al salotto e...rimane di stucco. Il papà è sdraiato nudo sul divano, con le gambe allargate e, una ragazza nuda inginocchiata davanti a lui gli sta tenendo il suo bastone di carne lungo e rigido in mano e lo mena su e giù facendo gemere il suo papà.
Lisa vede per la prima volta il membro del babbo, rimane affascinata dalla bellezza del pezzo di carne, le sembra di sentirne ancora il sapore in bocca. Rimane inchiodata a guardare il babbo che si dimena col viso stravolto dal piacere. Lo trova bellissimo, così nudo con tanti muscoli e peli, col suo pisello enorme e maestoso che sembra un serpente vivo e i gemiti che lei aveva solo sognato.
Rimpiange di non aver mai aperto gli occhi, di non averlo mai visto nudo e in piena luce, rimpiange anche di non essere al posto della ragazza inginocchiata che sta leccando e imboccando con fervore il pistolone del papà. Sente che la sua fichina comincia a palpitare e, sente un tuffo al cuore nel sentire che la ragazza parla al suo babbo come avrebbe voluto fare lei.
-Sì Riccardo, paparino mio, mi piace il tuo cazzo...hai un bel cazzo paparino bello...è tutto per la tua bambina vero ? -
-Sì tesoro...lecca il cazzo del tuo papà...lecca tesoro lecca...-
-Senti Riccardo, ti piace veramente il numero della bambina che ti succhia il cazzo vero ? Però hai veramente un bel cazzo, sì, hai un bel cazzo per davvero...-
-Taci...continua a fare la bambina...ti prego...-
-Va bene, va bene...sei tu che paghi...oh paparino, la tua bambina ti lecca tutto...vuoi sborrare nelle mia bocca papà ?...dai...dai papà sborra in bocca alla tua bambina...-
Lisa crede di impazzire...il cuore gli è arrivato in gola...il suo papà sogna di essere con lei...e il bel bastone duro è in bocca a quella deficiente...cazzo lo chiama, come le brutte parole che dicono i ragazzi...
quel bel cazzo appartiene a lei, è lei la vera bambina, quella vera...il babbo ora sta gridando e grugnendo, e il suon cazzo ha cominciato a spruzzare latte come una fontana, quei grugniti e spruzzi di miele appartengono a lei e non a quella stronza che lo sta leccando e succhiando.
Lisa sente una pugnalata al cuore, deve essere gelosia, fa male, tanto male, anche se la sua fichina si è bagnata...fa troppo male, uno strano dolore che si infiltra nelle vene e nella testa.
Se ne va silenziosamente nella sua cameretta e piange amaramente fino ad addormentarsi.
Il mattino, è lei che fa l'imbronciata, ha dormito poco e male e non trova il coraggio di dire qualcosa, si metterebbe a piangere. Il babbo le accarezza la testa come sempre, le sussurra "buongiorno bambina mia, ti voglio bene" e se ne va di fretta. Per Lisa la notte è stata un tormento, ma il giorno è ancora peggio, non ha voglia di andare a scuola, sta rannicchiata piagnucolando sul divano con i pensieri neri e poi si mette a pulire la casa come una pazza.
Poco a poco cresce in lei la risolutezza che lei ha irrobustito fin da piccina, lei ha sempre dovuto arrangiarsi da sola, mette a posto la casa per bene e verso sera si prepara per l'arrivo del suo papà. Si fa una doccia, si profuma per bene, indossa il più bel vestitino che possiede e prepara la cena. Volutamente non indossa le mutandine, sentendosi la fichetta scoperta si sente femmina come non mai.
Quando il babbo arriva stanco, lei si fa trovare in cucina indaffarata, lo chiama e gli sorride vincendo il timore che ancora non è scomparso.
-Ciao papà, come va, sei stanco ? -
-Ciao tesoro...beh un po', ma...ti è passato il broncio Lisetta ? Stamane sembravi un diavoletto nero...-
-Sì, mi è passato...ma se avevo il broncio era per colpa tua...-
-Colpa mia ? Diomio tesoro...perché colpa mia ? -
Lisa si fa coraggio e alza la gonna mettendo in mostra il suo bel culetto sodo.
-Dimmi un po', mi trovi carina papà ? Dimmi...sono brutta ? -
Il padre rimane di stucco, diventa leggermente rosso e imbarazzato balbetta con voce insicura.
-Diomio cosa fai Lisa...certo che ti trovo bella...anzi sei bellissima ma..
-E allora perché hai portato a casa quella ragazzaccia ieri sera ? Vi ho visti sai...ho visto e sentito tutto ! -
Il padre diventa smorto in viso e non riesce a proferire parola, è imbarazzato come non mai, e non sapendo come reagire , si rifugia in sala e si abbandona sul divano.
Lisa ormai è risoluta, leva il vestitino e col cuore che batte forte si fa coraggio ed entra in salotto nuda come Eva.
Si mette davanti al papà allibito e con voce tremante cerca le parole adatte
-Guardami papà...guardami...sono più bella io o quella là ? Mi ha fatto male sai vederti con lei...-
-Ma Lisetta, devi capire che...-
-No, non capisco...mi hai accarezzato tante volte e...non dormivo sai...facevo finta...mi piaceva...-
Il padre si nasconde il viso tra le mani tremando, Lisa sente un singhiozzo
e il suo cuore si gonfia, si avvicina al padre e lo accarezza.
-Papà, ti voglio bene...ti voglio tanto bene...lo so che...-
Prende le mani del padre e le scosta dal viso rosso congestionato e se le posa sul culetto. Sentendo che rimangono immobili come pietrificate, se le strofina sul pancino e sulle tettine.
-Papà, sono il tuo tesoro...papà ti prego, dimmi che sono il tuo tesoro, che sono solo io la tua bambina...non essere triste ti prego, accarezzami come hai già fatto...mi piace sai ? -
-Oh...Lisa...tesoro...bambina mia, mi fai...diomio come sei bella...mi ricordi la mamma...mi scoppia il cuore tesoro...sei bellissima...-
Lisa si inginocchia davanti a lui come ha visto fare dalla puttanella ieri sera e comincia ad accarezzare la patta dei pantaloni del babbo che si scosta come se fosse morso da una tarantola.
-Nooo, cosa fai Lisa...nooo...-
-Papà...voglio vedere il tuo ...ti prego...me lo hai messo in bocca ricordi?
-Nooo, non devi...oddiomio Lisetta...tesoro...-
Lisa sta armeggiando risoluta sui pantaloni e riesce ad introdurre una manina e trova la carne del padre. Il suo armeggiare ha chiamato in vita il bastone di carne che lentamente s'indurisce, lo tira fuori e finalmente lo può vedere da vicino.
-Oh papà...sei bello...il tuo coso è bello papà...-
-Lisaaaaa...bambina mia...-
-Sì papà, sono la tua bambina...mi piace il tuo...il tuo cazzo papà, mi piace tanto...lascia che te lo baci...voglio baciartelo...-
Il cazzo del papà si è fatto veramente grosso, le manine maldestre della figlia lo maneggiano inesperto e lo tastano curiose. Il Padre ansima e implora " no bambina mia nooo" ma non si scosta, si distende e comincia ad occhi chiusi a gemere come un neonato.
Lisa sporge la lingua e comincia a leccare la pelle del membro paonazzo, sente il calore e quell'odore da maschio che aveva fatto bagnare la sua piccola fica. Non riesce a staccare gli occhi dal cazzo del suo papà che sembra ingrossarsi ancora di più. Lei non ne aveva mai visti di così grossi, ha visto solo quelli dei bambini, ma quello del papà le pare un mostro.-
-Diomio...che grosso papà...ti piace così ?...ti bacio bene papà ? -
-Oh Lisa...Lisetta... mi fai impazzire...-
-Sei mio vero ? Sei il mio papà...e il tuo cazzo è mio vero ? -
-Ooooh...sì gioia sì...-
-Non porti più puttanelle a casa vero ? Tu sei solo mio ! -
-Oh sì amore sì...-
-Prometti ? -
-Si Lisa...te lo giuro...-
Lisa aumenta le leccate, sentire il papà in suo potere le fa scaldare il ventre, la sua vergine fica comincia a pulsare e a bagnarsi. Il cazzo del suo papà sembra magico, vibra e sta dritto come un campanile.
-Papà, mi sto bagnando sotto...mi piace il tuo cazzo...mi fa tremare il ventre...-
Il padre geme e si contorce sul divano, il suo bacino a volte scatta in avanti incontro alla bocca della sua bambina, ma il suo cazzo è troppo grosso per l'adolescente, riesce solo ad infilare la cappella turgida e paonazza. La ragazzina lo ha coperto di saliva, e non si stanca di far guizzare la sua linguetta come un serpente sulla cappella violacea e gonfia del suo papà, ci ha trovato veramente il gusto.
-Lisa...sei proprio come la mamma...-
-Si ? Te lo leccava anche lei ? -
-Oh sì...diomio se lo leccava...ne andava pazza,,,-
Lisa si sente felice, ora è lei al posto della mamma...e il cazzo del papà è suo, solo suo.
Ormai anche lei ha cominciato a gemere, la sua fichetta pulsa indiavolata e lei non sa trattenere i gemiti. Quando il papà l'accarezzava di nascosto lei li doveva trattenere, ora sente che è bello lasciarsi andare, non sarebbe più capace di sentire il cuore battere e la fichetta palpitare senza poter gemere.
-Papà...ti prego...spogliati anche tu...ti voglio vedere nudo...ho la fichetta bagnata sai?...spogliati...-
Il padre con gli occhi arrossati dalla voglia, è in preda alla frenesia, le mani della figlia lo hanno martoriato. Si spoglia in un battibaleno e sdraia il corpicino della sua creatura sul divano.
-Come sei bella Lisa mia...come sei bella, e come sei calda...sei tutta la mamma...sì tesoro gemi, mi piace sentirti gemere Lisetta...vuoi che ti accarezzi ? Sei la mia fichina vero ? -
-Sì papà, accarezzami...accarezzami la fichina...sono tua papà, tutta tua...
Anche il padre ha la mente in subbuglio, il corpicino della sua bambina è un capolavoro di guizzi e tremiti, i capezzolini sono diventati turgidi e le tettine minute sembrano gonfiate e lui si sente ubriaco di felicità. Se aveva dei timori oscuri, ora sono scomparsi del tutto; E' come allucinato.
Infila un dito nella fichetta della figlia e la trova bagnata e palpitante.
E' proprio come la sua povera moglie, calda e passionale, con la fica sempre pronta a reagire a donarsi con passione. Sente le piccole labbra della minuta fica allargarsi e le mucose bruciare, accarezza teneramente quel fiore di carne col polpastrello e lo fa scorrere lentamente godendo i gemiti che la fanciulla non sa trattenere, sembra un animaletto che si contorce dal piacere.
Infila il dito fino ad incontrare la resistenza dell'imene, la sua bambina è vergine come quando ha conosciuto sua mamma, e come sua mamma geme e smania senza ritegno...le fa scoppiare il cuore la sua bambina e gli fa tremare il cazzo dalla voglia.
-Lisetta...amore mio, prendimi il cazzo in mano, ti prego...fammi godere Lisetta mia...fai godere il tuo papà...come la mamma, dai fammi sborrare...-
Lisa quasi grida...è in preda ad un parossismo che la fa impazzire...
-Sìììì...sìììì papà, ti faccio godere...oddiomio papà, ti voglio vedere sborrare...sìììì...-
Con la fica in fiamme, la ragazzina si getta sul cazzo del papà e lo agguanta cominciando a menare come ha visto fare. La sua manina è talmente piccola che una gran parte del cazzo resta libera al vento. I suoi movimenti sono febbricitanti e veloci, il cazzo è talmente lungo che lei con la sua manina deve veramente affannarsi per poterlo lisciare da cima a fondo.
-Fai piano tesoro...me lo stacchi così...fai piano...oooh, sììì,cosììì...-
-Sei mio vero papà...il tuo cazzo è mio...e della mamma vero ?-
-Sì amore, è tuo...e della mamma...oddiomio come mi faceva sborrare la mamma...oooh tesoro, sei brava...sei il mio tesoro...sììì...cosììì...mi fai sborrare amore...continua cosììì...-
Lisa sente per la prima volta il calore e la durezza di un pene, la grossezza del pezzo di carne la impressiona, non avrebbe mai pensato che potesse diventare di tali dimensioni, ma col cuore che batte da pazzi ne sta gustando ogni centimetro, ogni vena, cerca ogni insenatura con la lingua e si gusta i grugniti del suo babbo.
Si accorge che il cazzo è la chiave di tutto, ad ogni stretta o morsetto che lei da, il babbo reagisce immediatamente con ruggiti e contorsioni, lui è veramente nelle sua mani, nel vero senso della parola e Lisa si ricorda le parole della puttanella.
-Vuoi sborrare papà ?... Vuoi sborrare per la tua bambina vero ? -
Il babbo grida, ha gli occhi annebbiati e le mani rattrappite con le nocche bianche, avrebbe già sborrato la spina dorsale se la sua bambina avesse più esperienza e gli menasse l'uccello a dovere, ma i movimenti maldestri lo fanno ammattire, la passione che ci mette la sua bambina è grande e lui si sente sfinire dallo sforzo che sta facendo per venire.
Il calore del culetto della sua bambina seduta sulle sue cosce, la manina che gli maltratta il cazzo gonfio e sensibile e la vocina che lo incita come faceva sua moglie, lo trasportano nei momenti magici che sua moglie gli sapeva donare e gli sembra di sentire la sua voce che lo incitava e che lo faceva morire.
-Sborra...sborra amore...bagnami tutta, dammi tutto tesoro...-
E lui sborrava anche il cuore...ed ora la sua bambina sembra aver imparato chissà dove...-
-Sborra...sborra per me papà...bagnami tutta...dammi tutta la tua sborra...-
Lo scoppio che già rintronava nel suo cervello sin trasmette ai suoi fianchi e sente i muscoli del culo e delle cosce contrarsi e, dal bacino che sussulta, partono scariche che sembrano di fuoco; Scariche che gli arrivano da tutte le viscere e spingono lo sperma a fiotti come fucilate, spruzzi di latte bianco che fanno gridare di piacere la sua bambina che tiene stretto il pene guizzante, incapace di arrestare gli schizzi che ne escono; Lisa sta vedendo da vicino per la prima volta lo sperma schizzare e lo sbalordimento non è grande come il tremore che la sta scotendo.
Il suo papà con gli occhi chiusi geme e sussulta, per lei è un momento sublime, tutto il corpo muscoloso è schiavo della sua manina, lo vede tremante, contratto e incapace di frenarsi, si sente femmina come lo era certamente la mamma.
-Papà...oooh papà...-
Si china su di lui e bacia il viso arrossato e leggermente sudato, sente la barba maltagliata grattare le sue guance roventi, e gusta il respiro affannoso e pesante del babbo.
Quando lui apre gli occhi annebbiati, a lei sembra di notare un mezzo sorriso, il viso del papà si rilassa e lei nota benissimo i lampi di piacere
che lui ha negli occhi.
-Lisetta...oh Lisetta mia...mi fai morire...-
Il papà non sembra morire, è disteso rilassato e felice, lei lo nota, si distende su di lui e si siede sul suo babbo, sul suo cazzo che si sta rammollendo; La sua fichina brucia e a contatto con la carne semirigida, sembra palpitare ancora di più. Accomoda le piccole labbra della sua fichina sul pene e si accuccia sul petto ansimante del suo papà.
-Sei bello papà...mi piace vederti così...ti è piaciuto...sono stata brava?-
-Oh tesorino mi hai fatto sborrare l'anima...ti voglio bene tesoro, ti voglio tanto bene...-
-Sono stata come la mamma ?...Sono stata come lei ?...-
-Oh sì...come lei...diomio...-
Lisa si aggomitola sul corpo del babbo e stringe le coscette sul cazzo che tiene prigioniero, e col cuore gonfio di commozione, sente che lui, il suo papà è il suo mondo, lui appartiene a lei come lei appartiene a lui.
-Dimmi papà...com'era la mamma...piaceva anche a lei...-
-Oddiomio se le piaceva!...Non ne aveva mai abbastanza di me...e del mio...
era come te tesoro...mi faceva morire ogni volta...-
Lisa sente che il cuore del papà batte ancora forte, lo sente rimbalzare nel petto muscoloso...e sente che il pezzo di carne che lei tiene stretto tra le sue coscette si sta irrigidendo ancora, sta diventando duro come lo era prima dell'esplosione.
-Oh papà...il tuo coso...il tuo cazzo si sta indurendo...- Si allunga un po'
si accosta ad un orecchio del suo papà e le sussurra - Papà...mettilo nel mio pancino...ti prego papà...mettimelo dentro...-
Il papà ha un sussulto, si irrigidisce un po' e, con la voce roca sussurra.-
-Lisetta...bambina mia...sei vergine...non...-
Lisa scorda tutto quello che le sta attorno, il suo mondo ora è sotto il suo corpicino adolescente, tutto quello che lei ama è appiccicato alla sua pelle, il calore e l'odore dell'alito del suo papà sono il suo mondo.
-Papà...hai sverginato la mamma ? -
-Sì...sono stato io il primo...-
-Ti prego papà...voglio che tu sia il primo anche con me...come con la mamma...o vuoi che sia qualcun altro a...-
-Oh Lisa...Lisetta...-
Anche per lui è svanito da tempo tutto quello che sta attorno...si sente preso dalla magia della braccine e dal calore del corpicino che sta incollato al suo, e il suo membro duro sembra anelare di infilarsi nel ventre che lo sta bruciando; Con il cuore gonfio di desiderio e la mente vuota da ogni freno, allarga le cosce della figlioletta ed appoggia la punta paonazza e gonfia nella piccola fessura umida.
Frena a malapena lo scatto che ha nei fianchi, non vuole fare come allora, quando aveva brutalmente sventrato la moglie, allora non era riuscito ad usare la tenerezza che ora sente, non deve fare lo stesso sbaglio, la sua bambina è troppo tenera e indifesa.
Si infila lentamente fino a sentire la membrana che lo divide dal Paradiso che la sua bambina racchiude nel ventre, si ritira e leva la sua cappella umida ansando come gli mancasse l'aria nei polmoni.
-Papà...perché l'hai tolto...ti prego vieni nel mio pancino...ti voglio papà...ti voglio...-
Anche sua moglie aveva implorato...si accovaccia sulla figlia cercando di non schiacciarla, le fa allargare le gambine e se le appoggia ai fianchi...
la sua mano guida il cazzo vibrante e lo appoggia nuovamente tra le labbra della fichina minuta...sforza con leggeri colpi la piccola fessura e si ritrova a cozzare contro la pellicina...si appoggia sui gomiti, bacia il volto arrossato che lo sta fissando con gli occhi sbarrati e raccoglie nelle sue mani il capo della figlia.
Lei lo sta fissando implorante, ha il viso contorto da una smorfia dolorosa e la bocca aperta ansante.
-Sììì...sììì papà...-
La stringe teneramente...e da un colpo di fianchi...il suo cazzo si infila lacerando e allargando, si sente entrare nella carne tenera e calda della sua bambina che scatta come colpita da un fulmine. Il grido lacerante che lui sente lo fa agghiacciare, rimane immobile col membro infilato finon alla radice, stringe il corpicino che vibra scalmanato ed asciuga le lacrime che sgorgano dagli occhi stretti della figlia.
Cerca di soffocare le grida con la sua bocca, circonda con le labbra le labbra della figlia e lascia che le grida si perdano nella sua gola.
Rimane immobile fino a sentire che il corpicino si calma, il suo cazzo stretto nel ventre di Lisa sta pulsando e sta bruciando dal calore che gli trasmette la carne del ventre della sua bimba. Non azzarda nessun movimento,
è troppo intenso anche per lui e non vuole sborrare, deve fare uno sforzo enorme, lo stimolo che sente è come una spada nel cervello e nei lombi.
Le grida della sua bambina si sono trasformate in un gemito continuo ed il corpo che lui tiene con tenerezza ha finito di sussultare, se ne sta abbandonato ed inerte come fosse privo di vita.
Il membro enorme che tiene nel ventre sembra vivere, guizza e freme, Lisa lo sente, il dolore che le ha provocato è stato come una pugnalata, ma ora sente premere le sue mucose che hanno cominciato a palpitare come volessero salutare l'intrusione.
-Papà...diomio che male mi hai fatto...ora è un po' passato...ti sento sai papà...ti sento nella mia pancia...sei tutto dentro vero ? -
-Sì tesoro...oddiomio...mi fai morire Lisetta...mi fai impazzire...-
Lui non trova ancora il coraggio di muoversi, il suo cazzo è troppo duro e gonfio, non deve fare l'errore che ha fatto anni fa; Sentire il corpicino della figlia che si sta rianimando, è la conferma che va bene così e anche se le sta costando uno sforzo tremendo, rimane immobile con la sua spada infilata nella fichetta sanguinante.
Lisa ha cominciato a muovere il culetto, sente che la carne dura del papà è infilata immobile, lei la vuole sentire, ora che il dolore è svanito comincia a sentire un formicolio strano invaderle il ventre, sente colare lungo le cosce un rivoletto caldo e vischioso, forse è sangue, ma una calore indicibile sta invadendola tutta; Sente che la sua fichina sfregandosi contro il pube del padre le manda scosse per tutto il corpo.
Il suo clitoridino gonfio strusciando contro i peli del babbo, invia scariche elettriche al suo cervello già annebbiato, lo stanno facendo esplodere.
Il suo corpo comincia a sussultare senza ritegno e un'esplosione immensa le scoppia nel cuore e nella pancia; La sua fica comincia a contrarsi e lei deve lanciare un altro urlo, ma non è di dolore, è il disperato piacere che le ha invaso ogni fibra, dal cervello alla punta dei piedi; E' una scossa elettrica che non vuole smettere. Il padre sente che la figlia sta godendo, è colta dall'orgasmo che forse è il primo, sta aggrappata a lui come se stesse affogando; Lui sente che non può resistere, le contrazioni della vagina si trasmetto al suo cazzo e l'esplosione è inarrestabile.
Ormai sente che i primi spasmi lo stanno assalendo, tenta di svincolarsi, ma il corpicino esile è avvinghiato come una liana, non riesce a liberarsene... e sborra anche l'anima nel corpicino della sua bambina che sta gridando e gemendo.
Anche lui deve gridare, carponi sulle ginocchia e sui gomiti, non può evitare che il suo cazzo si svuoti con fiotti violenti; La sborra che sta gettando sembra non voler cessare nemmeno quando sente che le braccine lo lasciano e si abbandonano sfinite sul divano.
Rimane ancora infisso finché il suo cazzo comincia a perdere la sua aggressività; Si sfila e accarezza la figlia tramortita e gemente.
La sua bambina ansima e di tanto in tanto ha un sussulto che la scuote tutta, le sue gambine allargate e abbandonate mettono in mostra la sua fichetta dilatata e arrossata; Un rivolo di sperma mescolato a del sangue sta colando giù verso il culetto, lui prende un fazzoletto e la pulisce teneramente.
-Oh Lisetta...Lisetta mia...mi hai fatto diventare pazzo...tesoro il tuo papà ti vuole tanto bene...-
-Anch'io papà ti voglio tanto bene...ma tanto tanto...da morire...-
Pierino
Tom Mix
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