Confessioni, Parte 3

[ MF, Mg, cons, pedo ]

by Davide

childrensofthemoon@aol.com

Published: 1-Aug-2013

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Story Summary
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This work is Copyrighted to the author. All people and events in this story are entirely fictitious.

Giovedi 14 Luglio / Venerdì 15 luglio

Giornate molto piacevoli. Non una parola di troppo dalla piccola.

Si è comportara in modo più sexy del solito con me, ma Marianna non ha notato nulla, se non "che ci intendiamo molto bene tra noi". Angela mi tiene più spesso la mano quando camminiamo per la strada, viene volentieri a sedersi sulle mie ginocchia quando siamo seduti sul divano e mi dà un sacco di baci, invece di uno solo, quando vado a farle le coccole nel suo letto la sera. Giovedi sera è stato molto caldo e verso le 11 è arrivata, mentre Marianna e io ci stavamo accarezzando ed eccitando reciprocamente. Non so cosa ha colto della scena, ma non ha detto nulla... Non riusciva a dormire e si lamentava del caldo, arrotolando con aria scontrosa la camicia da notte ..... Le ho detto che con questo caldo avrebbe potuto dormire nuda.

- Tutta nuda?

- Sì, cara, se vuoi

Poi, rapidamente, in silenzio ha tolto la camicia da notte da sopra la sua testa e si è trovata completamente nuda davanti a tutti e due... Poi ha voluto dirci un'altra volta "buona notte", e si è chinata sulla mamma, che era sdraiata sul divano, con la testa sulla mia coscia e l'ha baciata. Poi mi ha preso per il collo e si è stretta a me dandomi un bacio e augurandomi la buona notte. E' ripartita verso la sua camera, tenendo la camicia da notte in mano.

Marianne ha osservato che ormai mi ha completamente adottato, perché davanti a suo padre non si sarebbe mostrata nuda così facilmente. Non ho dettoo nulla...

Sabato 16 luglio

Era così caldo a Roma che abbiamo deciso di trascorrere il week-end al mare. Siamo partiti il sabato mattina e qualche ora dopo eravamo in acqua in una bellissima spiaggia del parco dell'Uccellina.

In serata volevamo un posto per dormire e godere la giornata di Domenica, che si annunciava splendida per nuotare e rilassarsi sulla spiaggia, prima di tornare nella città surriscaldata.

Visto che non avevamo prenotato ed era abbastanza difficile trovare un posto, abbiamo dovuto percorrere circa 30 km verso Grosseto per riuscire a trovare UNA camera per dormire. Dico UNA camera, perché naturalmente Marianna aveva inizialmente previsto di affittare due camere, al fine di potersi saziare a sufficienza con il mio cazzo e la mia sborra, ma le circostanze ci hanno costretto ad affittare l'ultima camera disponibile, dove c'era un letto matrimoniale e un lettino per poter ospitare Angela. Era l'unica soluzione, quindi non abbiamo potuto rifiutare. Ho visto che Marianna era un po' delusa all'idea che probabilmente la notte in cui intendevamo far sesso era rovinata, ma la presenza di sua figlia le vietava di impegnarsi nel suo passatempo preferito!

Risolto il problema camera, abbiamo deciso di cenare in un ristorante sulla costa e lentamente un'idea ha cominciato a prendere forma nella mia mente ...

Ho offerto una splendida cena a base di frutti di mare e di pesce fresco, suggerendo a Marianna di bere champagne ... Ho visto brillare i suoi occhi alla mia proposta!

La cena avanzava, i bicchieri si svuotavano e così ho ordinato un'altra mezza bottiglia di champagne. Marianna aveva caldo, e si è sbottonata due bottoni della camicetta e si è chinata verso di me, per farmi vedere i seni fin quasi ai capezzoli, e con il pretesto di raccogliere il suo tovagliolo ha rapidamente afferrato il mio cazzo attraverso i pantaloni di tela e l'ha stretto con forza... Tutto procedeva al meglio.

Ho ordinato un caffè doppio e sapevo che Angela mi avrebbe chiesto di provarne un po', visto che sua madre glielo proibisce sempre... Ma Marianna aveva bevuto quasi una bottiglia di champagne da sola e doveva andare in bagno, proprio mentre mi stavano portando il mio caffè. Angela, con una smorfia supplichevole, si aspettava un rifiuto da me, ma le ho porto la tazza e ne ha bevuto quasi metà, probabilmente scottandosi un po' la lingua.

Marianna è tornata mentre stavo finendo il caffè (il poco che era rimasto).

C'era circa una mezz'ora di strada per tornare in albergo. In auto ho dato un'occhiata nello specchietto retrovisore e ho visto che Angela, che avrebbe dovuto addormentarsi, perché era quasi mezzanotte, era ben sveglia e guardava il paesaggio illuminato dai fari. Marianna invece non riusciva a stare ferma, apriva le gambe e le chiudeva, si passava le mani sulle guance e sul petto, sospirava, mi guardava, osservava il mio pene attraverso i pantaloni, che era ancora a riposo lungo la mia coscia destra.

Abbiamo lasciato la finestra e le tende aperte per godere del fresco della notte e di una chiara splendida luna che bagnava la stanza di un bagliore bluastro.

Angela si è sdraiata velocemente, come ho fatto io. Marianna è uscita dal bagno senza far rumore, si è avvicinata al letto di Angela e le ha dato un bacio sulla guancia, poi in punta di piedi è venuta a letto, ed è rapidamente scivolata sotto il lenzuolo sussurrando: - Dorme Nello stesso tempo si è tuffata con la testa sotto le lenzuola e ha preso in bocca il mio cazzo ancora molle. Mi chiedevo se il mio piano era fallito così miseramente e se la piccola dormiva davvero. Poi mi sono detto con filosofia, sentendo che il mio cazzo si drizzava in bocca a Marianna, che non mi sarei perso nulla a trombarla, come lei ovviamente si augurava.

Ho buttato il lenzuolo per terra per godermi lo spettacolo, e in tal modo Marianna si è messa a carponi in mezzo alle mie gambe, senza lasciar andare il mio cazzo, che aveva in bocca. Il suo culo era perfettamente in asse con il lettino di Angela. Marianna ha aperto le gambe e sostendosi con una mano sola ha cercato con l'altra la sua figa, cominciando a masturbarsi con ardore.

Ho lasciato che mi eccitasse un po ', poi ho tolto il cazzo dalla bocca. Ho continuato a pensare al mio piano e ho deciso di continuare ad agire come se stesse funzionando, nel caso... Così ho messo Marianna a quattro zampe di fronte alla testata del letto e sono scivolato furtivamente dietro di lei, in ginocchio, con l'asta in mano, pronto a infilarla da dietro...

Prima di farlo ho gettato uno sguardo in direzione del lettino... niente... Tornando con lo sguardo verso le chiappe di Marianna, ho avuto un sussulto di sorpresa: Angela era scivolata sul pavimento, ai piedi del nostro letto e i suoi occhi spalancati non volevano perdersi nulla dello spettacolo a meno di un metro da lei. Ho sorriso interiormente, ma mi sono ben guardato dall'incontrare il suo sguardo per non turbarla o provocare una reazione imprevista.

Se voleva sapere, avrebbe avuto una dimostrazione completa!

Invece di infilzare Marianne subito, come stavo per fare, ho messo con decisione una mano sulle sue scapole, facendole abbassare; Marianna ha seguito il movimento e ha posato il viso sul cuscino, mettendo in evidenza ulteriormente il suo culo. Ho allargato le sue ginocchia il più possibile, scoprendo il suo sesso scintillante. Spostandomi leggermente verso destra, sapevo che avrei permesso ad Angela di vedere splendidamente la figa di sua madre. Ho spalancato le grandi labbra, scollandole dalle mucose che produceva copiosamente. Nel frattempo mi stavo masturbando delicatamente con l'altra mano. Quando ho visto che Marianna era pronta, ho inserito dolcemente il glande nell'antro rosa. Marianna ha immediatamente cominciato a muovere il culo a destra e a sinistra, cominciando a gemere. Rimanendo di profilo, per non nascondere lo spettacolo alla nostra spettatrice, ho infilato una decina di centrimenti del cazzo in Marianna, e ho cominciato ad andare e venire lentamente, con il cazzo sempre più bagnato ogni volta.

Marianna gemeva così forte che se anche Angela avesse fatto un rumore sarebbe passato quasi certamente inosservato. Ho infilato la mano sotto il mio sesso e ho raggiunto il clitoride di Marianna... mi stava quasi disarcionando, tanto la scossa che l'ha percorsa è stata violenta, ma sono rimasto bene in posizione... Ha cominciato a parlare tra i suoi gemiti:

- Sì ... Infilalo dentro tutto ... Scopa la mia figa ... Fottimi, bastardo, mi piace il tuo cazzo grosso... Ero stanca di prenderne uno piccolo come quello di Vittorio!

Vittorio era il padre di Angela... Mi sono chiesto per una frazione di secondo come la piccola avrebbe accolto la dichiarazione di sua madre, che affermava che suo padre aveva un cazzo piccolo! Marianna delirava di nuovo:

- Sì ... Sborrami dentro. Quell'idiota non riusciva nemmeno a scoparmi... Non so come abbiamo fatto a fare Angela ... Vai.... mmmmhhhh... scopami... scopami... ho voglia... ah... ah...ah

E ha goduto... Inondando completamente la figa...

Mi ero trattenuto, per dare una dimostrazione di prima qualità alla bambina, ma adesso che avevo voglia di sborrare, la figa di Marianna era tutta bagnata... Non mi sono mai piaciute le fighe troppo bagnate, dove non c'è più pressione sufficiente dei muscoli vaginali per provocare l'eiaculazione.

Così ho deciso di vendicarmi, per completare l'educazione sessuale della mia giovane amica.

Ho preso con le dita una buona quantità dei succhi di Marianna e l'ho spalmata copiosamente tra sue le chiappe. Lei gemeva piano nel cuscino, stando con il culo in aria e non sembrava accorgersi di quello che stava succedendo.

Ho messo un dito nel culo e ho cominciato a farlo andare e venire. Ho preso ancora un po' di succhi e ho bagnato per bene il suo ano: il mio pollice non ha incontrato resistenza.

Così ho tolto il mio cazzo dalla figa e ho l'appoggiato sull'ano ... Ho dato un'occhiata a sinistra... Due bellissimi occhi aperti ci guardavano attentamente. Ho puntato il glande sulla rosa del buco del culo e ho spinto con forza, entrando di 6 o 7 centimetri in una sola volta. Marianna ha cominciato gridare e si è agitata per liberarsi, avendo capito che cosa le aspettava, ma l'ho presa fortemente per le anche e l'ho tirata verso di me.

Il mio cazzo è scivolato maestosamente nel suo culo e mi sono fermato solo quando i peli del pube hanno toccato le sue chiappe. Per evitare qualsiasi ribellione ho messo il mio avambraccio destro sul davanti delle cosce, impedendole di muoversi.

- No... mi hai fatto male... è troppo grande... bastardo... non nel culo... brucia...

Non mi è fregato nulla delle sue proteste. Ho cominciato ad andare e venire nei suoi intestini, ma quasi senza muovermi. E' più divertente inculare una donna che non è abituata, ed il suo culo è più chiuso, senza muoversi molto, per non irritare il buco con il cazzo. E' meglio entrare a fondo e muoversi solo per qualche centrimetro nel suo culo.

La situazione era diabolicamente eccitante: stavo inculando Marianna contro la sua volontà, sotto gli occhi verginali di sua figlia.... Non ho potuto resistere a lungo e mi sono svuotato le palle con lunghi getti nel suo intestino.

Il mio cazzo si è ammorbidito subito ed è uscito dall'ano di Marianna, con un piccolo "Flop" ... Si è lasciata scivolare a pancia piatta sul letto, continuando a gemere un po '... Quando ho voluto prenderla per le spalle per consolarla della nostra scopata violenta, mi sono reso conto che era già addormentata.

Mi sono velocemente alzato dal letto e ho raggiunto il lettino di Angela, sperando di sorprenderla, ma il quadro che si è presentato davanti a me ha superato tutte le mie aspettative: mi girava la schiena, ed era a quattro zampe sul tappeto, con le natiche nude e alzate, il viso appoggiato sul braccio sinistro piegato e appoggiato sul pavimento, il dito medio della mano destra stava esplorando il suo ano. Aveva riprodotto fedelmente la posizione di Marianna, rimpiazzando il mio cazzo con un dito bagnato di saliva...

Sono rimasto a guardare per un paio di secondi, il mio cazzo era morbido e un po 'di gocce di sperma sono cadute sul tappeto. Ho preso un asciugamano e mi sono asciugato distrattamente, tenendo gli occhi fissi sul sedere della bambina. Il dito bagnato di saliva è entrato e uscito cinque o sei volte dal suo piccolo buco e, senza alcun apparente disgusto, l'ha rimesso in bocca, l'ha succhiato avidamente facendo un suono estramente eccitante, e l'ha rimesso in posizione di fronte al suo ano. Non se l'è infilato subito, è rimasta due o tre secondi con il dito teso, e poi ha arretrato il culo con un movimento rapido, imitando fedelmente le abitudini di sua madre.

Ho sentito il mio membro raddrizzarsi, gonfiarsi un po' mettendosi a 45 gradi, e dopo una o due scosse il glande è emerso di nuovo, un po 'rugoso, umido, ma molto gonfio. Mi sono inginocchiato dietro di lei tenendo costantemente d'occhio il suo gioco di penetrazione anale ... Ho voluto partecipare e subito. Ho pensato cinicamente:

- Visto che questa idiota di Marianna si è addormentata, la sua bambina mi deve servire al suo posto...

Ho succhiato accuratamente l'indice della mia mano destra, accumulando un po' di saliva nel palmo della mano per avere una riserva... Quando Angela ha tolto il dito e l'ha diretto verso la sua bocca, in cerca di lubrificante, ho messo la punta del mio indice sul suo buco stretto, e sdraiandomi sopra di lei ho fatto uscire dalle mie labbra una lunga scia di saliva, che è scesa attraverso le sue natiche. La saliva ha raggiunto il mio dito, permettendogli di penetrare un centimetro o due senza alcuna reazione!

Ho pensato che Angela stava per ribellarsi, reagendo nervosamente alla mia intromissione inattesa ...... Per due secondi non si è mossa, poi ha voltato il suo bel faccino di lato per guardarmi. Aveva i capelli arruffati di sudore, la bocca leggermente gonfia, come se fosse stata colpita o baciata troppo, le labbra erano aperte e ansimava dolcemente... ma... i suoi occhi! Dove mi aspettavo sorpresa, una reazione, un sussulto, ho incontrato due occhi nocciola, spalancati, con un'espressione lasciva, lussuriosa, sensuale, sessuale, di donnina che mi aveva manovrato e stava godendo del suo successo!

Il mio cazzo era ormai completamento dritto e bello duro, Angela l'ha guardato con lussuria, e mentre incrociava il mio sguardo un po' incredulo e forse sconvolto, ha deciso di appoggiare il suo viso su entrambe le braccia posate a terra, accontentandosi di muovere un po' il suo sedere, per farmi ricordare che il mio dito si era fermato e non spingeva più nel suo intestino e lei aspettava che io continuassi il mio lavoro.

Mi sono chiesto per anni se non avesse voltato la faccia per evitare di spaventarmi, perché la determinazione del suo sguardo avrebbe dovuto mettermi in guardia...

Visto che il suo culetto mi aveva invitato, ho ripreso il via vai del mio dito nel suo ano, penetrando più profondamente possibile ogni volta di più. Questa intrusione, che aveva un carattere di immoralità che poteva farmi godere intellettualmente, non mi soddisfaceva molto: ero dietro di lei, ma senza alcun contatto con il suo corpo; potevo al massimo baciarla sulla schiena, ma il mio pene rimaneva nel vuoto. Tutto ciò non esaudiva i miei desideri sessuali.

Marianne, dormiva a due metri di distanza da noi, sdraiata a faccia in giù sul letto, gambe divaricate ... la luna era salita, e mostrava il suo interno coscia appiccicoso del mio sperma e delle sue secrezioni.

Piegandomi in due come prima, sono riuscito a portare la bocca a una ventina di centimetri dal suo sedere e a far scivolare la saliva tra le chiappe, riprendendo il va e vieni nel culo, mentre la saliva continuava a lubrificare il mio indice, che in questo modo non le faceva male, anche se continuava a entrare e uscire dal suo piccolo buco del culo.

Il mio cazzo continuava ovviamente ad essere duro e reclamava una soddisfazione, che gli davo con la mia mano sinistra, facendo attenzione di non spingerlo troppo avanti.

Ho lasciato la sua spalla per passare la mia mano sul suo viso, accarezzando il collo, poi i suoi piccoli seni in erba, quindi seguendo la morbidezza del suo ventre... Poi mi è venuta un'idea per godere e terminare la nostra sessione: ho tolto delicatamente il dito dal culo e l'ho afferrata per la parte anteriore delle cosce, tirandola all'indietro. Si è ritrovata incollata a me e al mio cazzo tra le sue cosce, che spingeva con tutta la sua durezza la fessura calda della sua vagina ancora vergine.

L'ho posizionato esattamente appoggiandola sulla fessura, in modo che scivolasse verso il clitoride e poi, senza dire una parola, le ho fatto stringere le cosce.

L'ho afferrato decisamente per i fianchi e ho cominciato ad andare avanti indietro, come se stessi scopandola. Una deliziosa masturbazione.

Da parte sua il contatto con il cazzo caldo che aveva appena infilzato sue madre in entrambi i buchi non sembrava lasciarla indifferente; anche se non la penetravo, poteva approffitare del modo in cui il mio cazzo la stava toccando nelle sue zone più intime. Quanto a me l'odore, l'eccitazione della situazione e il pericolo, perché eravamo così vicini a Marianna, che svegliandosi avrebbe potuto sorprenderci, stavano per portarmi di nuovo al culmine ...

Angela ha cominciato ad ansimare più velocemente, emettendo come dei piccoli singhiozzi; avevo paura di farle del male e ho rallentato un po' la mia foga, pensando che forse avrebbero potuto formarsi dei lividi sulle cosce e avrei potuto tradirmi l'indomani, quando dovevamo andare di nuovo al mare.

Malgrado tutto ho continuato i miei movimenti, con un ritmo più lento, che mi andava bene, perché mantenava la pressione dello sperma nei miei coglioni, ma non ero sul bordo dell'eiaculazione ad ogni istante e potevo godere pienamente di questa bambina, che accoglieva così perfettamente il mio cazzo duro.

Angela ha alzato una delle sue piccole braccia e ha infilato la mano tra le sue cosce, sotto il mio pene; ho pensato che voleva accarezzarmi o premere il mio pene più vicino alla sua fessura e ho trovato questa iniziativa molto interessante: ha aumentato il mio entusiasmo e mi ha portato anche a chiudere gli occhi ..... Improvvisamente ho sentito una specie di ostacolo al mio voluttuoso movimento scorrevole e con sorpresa ho aperto gli occhi per capire.

Sono rimasto scioccato: Angela aveva cambiato un po 'la posizione, mettendo la schiena più all'orizzontale; la sua mano bloccava la progressione del mio pene verso l'avanti, costringendolo a tornare indietro, cercando così il buco della sua vagina. Il mio glande, anche se enorme rispetto alla sua piccola fessura, era quasi completamente inserito tra le labbra della sua figa vergine. Respirava affannosamente e cercava di fare entrare il mio cazzo. Ho cercato di divincolarmi, ma Angela faceva forza, spingeva sul mio cazzo, che voleva ad ogni costo inserire nel suo basso ventre!

Ero terrorizzato, ma allo stesso tempo pazzamente entusiasta perché vedevo tutta la punta del mia cazzo infilata tra le sue cosce e sentivo la deliziosa pressione della sua carne morbida su tutta l'estremità del cazzo. Il mio sperma ha trovato la sua strada attraverso il mio cazzo e ha inondato il suo antro segreto. Sono rimasto incollato ad Angela, evitando di penetrarla ulteriormente.

Pochi secondi dopo il mio pene un po 'sgonfiato e traboccante di sperma scorreva dalla sua vagina sulle cosce, e inondava il tappeto. Mi sono completamente ritirato da lei e Angela si è voltata sulla schiena, emettendo un piccolo sospiro di soddisfazione. I suoi occhi dicevano: tu sai che ti ho avuto! Ma non volevo crederci e pensavo a uno scherzo della mia fervida immaginazione.

Ha sospirato e ha aperto con delicatezza le labbra del suo sesso con due dita; ha raccolto un po' del mio sperma con la punta delle dita e l'ha messo in bocca. Ha succhiato provocatoriamente le falangi delle sue dita, guardandomi di nuovo dritto negli occhi.

Sono rimasto in ginocchio alcuni minuti, ubriacato da tutto ciò che era appena successo; poi ho capito che non potevo lasciare Angela né la stanza in quello stato... Ho preso la bambina in braccio e lei ha fatto le fusa dolcemente al mio tocco, l'ho portata in bagno e l'ho appoggiata su un grande asciugamano, depositato sul pavimento lastricato.

Mi sono armato di un asciugamano bagnato e ho cominciato la pulizia di tutti i segni sul tappeto e sul pavimento. Una volta pulita la stanza, sono tornato in bagno per prendermi cura di Angela... Si era girata sul fianco e e si era addormentata! Ho cercato di pulirla il meglio possibile e le ho passato acqua fredda tra le gambe, sulle cosce e ho asciugato il suo ano. Quando finalmente mi è sembrata solo una bambina addormentata, l'ho ripresa tra le mie braccia e l'ho rimessa tra le lenzuola... tutta nuda, perché sapevo che non avrei potuto metterle la camicia da notte senza svegliarla.

Erano passate le due del mattino, ho spinto un po' Marianna verso il bordo del letto e, infine, mi sono sdraiato senza coprirmi con il lenzuolo, perché faceva ancora molto caldo.

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